Giovanni Damiani

Giovanni Damiani

Formatosi indipendentemente nel fertile ambiente palermitano dell’Istituto di Storia della Musica, e poi con Aldo Clementi, Luigi Nono, Helmut Lachenmann, Sylvano Bussotti, e sempre componendo e realizzando le sue numerose composizioni, eseguite da interpreti di fama internazionale in Italia e all’estero; accosta a una particolare predisposizione all’autoanalisi teorica, alla sperimentazione con gli interpreti, alla didattica, a quello della concreta realizzazione di progetti, come pianista, musicista informatico, organizzatore.

Nel ‘90 Francesco Pennisi lo presenta inserendolo in un concerto monografico come suo ideale seguace. Nella Quarta Conferenza Mediterranea, un incontro musicale tra 12 nazioni, in 3 concerti orchestrali, ha rappresentato i compositori italiani, in diretta su Radio Tre. È vincitore di borsa di studio in Polonia nel’93-’94. Ha collaborato con il coreografo Virgilio Sieni per diversi suoi spettacoli. Nel ‘98 prima rappresentazione al Festival sul Novecento della sua opera-oratorio Salve follie precise-atto primo.

Un suo saggio è pubblicato da Olschki su Studi musicali, diverse composizioni incise su CD.

Diplomato in pianoforte, ha seguito corsi con Behrnard Wambach e Massimiliano Damerini; laureato in Lettere moderne discutendo con Paolo Emilio Carapezza una tesi sull’elaborazione motivica nel pensiero musicale viennese, con riscontri nella musica dai Greci fino alla modernità.

Attualmente è titolare della cattedra di Lettura della Partitura al Conservatorio di Palermo, contrattista di Elementi di Composizione alla Sissis dell’Università della sua città.

Sue opere sono eseguite da interpreti quali Badano, Brand, Anna Clementi, Damerini, Fabbriciani, Fedeli, Franklin, Lanzillotta, Mondelci, Pizzo, Porta, Ravaglia, Seifriedt, Scotese, Veronesi, Zurria, in Italia, a Nuova Consonanza, a Di Nuovo Musica, al Festival Pontino, e ai Ferienkurse di Darmstadt, a L’Autunno di Varsavia, a New York, Buenos Aires, Vienna, Creta, San Pietroburgo, Amsterdam, ecc.

Nel 2005 è stato pubblicata la monografia a lui dedicata di saggi e incisioni discografiche Autobiografia delle musiche per i tipi de L’Epos.

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